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Promo Soci - Roger con Emilio Solfrizzi a prezzo scontato!

21.10.2019

In esclusiva per i soci Angiulli, il Teatro Abeliano riconosce uno sconto sui biglietti del nuovo spettacolo con Emilio Solfrizzi, Roger.

Martedi 22 e Mercoledi 23 i Soci potranno acquistare il biglietto al prezzo ridotto di € 10 (anzichè € 18)
Giovedi 24 e Venerdi 25 i Soci potranno acquistare il biglietto al prezzo ridotto di € 12 (anzichè € 18).

Approfittate di questa promo!
I vantaggi per i Soci Angiulli non finiscono mai!

ROGER
scritto e diretto da Umberto Marino
con Emilio Solfrizzi

luci Giuseppe Filipponio
musiche Paolo Vivaldi
regista assistente Maria Stella Taccone
consulenza tecnica Maestro Leonardo de Carmine
distribuzione a cura di Parmaconcerti
in collaborazione con Pierfrancesco Pisani
per il costume del Signor Solfrizzi si ringrazia la Sergio Tacchini Icons srl di Livorno e Anna Coluccia
foto Federica Di Benedetto

Lo spettacolo ha debuttato al Napoli Teatro Festival 2018

Di seguito la descrizione dello spettacolo da parte di Umberto Marino.

"L’azione si svolge interamente su un campo da tennis e rappresenta un’immaginaria e tragicomica partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome Roger.
Chi si trovasse a dare un’occhiata al testo letterario e poi al monologo teatrale che ne ho tratto, troverebbe una grande differenza con lo spettacolo che vedrà: tutto l’apparato realistico, compresi oggetti di scena ed effetti sonori, sulla scena non c’è.
Man mano che insieme a Emilio Solfrizzi mettevamo in scena il testo ci siamo resi conto che potevamo elevare la posta della nostra scommessa puntando a una rappresentazione completamente affidata alla centralità della parola e dell’attore. Mi sono ricordato del “cuntastorie”, una arcaica forma di attore totale siciliano di cui racconta Pitré, un attore di strada provvisto di tre panche per il pubblico e di due spade, unici supporti per raccontare e rappresentare al suo pubblico l’intero ciclo della tavola rotonda. Così, forte dell’interprete che avevo, ho cominciato a togliere e a semplificare, fino a che in scena sono rimaste solo le poche righe bianche che disegnano un campo da tennis e due sedie, quelle sulle quali, nei cambi campo, i tennisti si riposano.
Appena siamo stati in grado, da molto presto, abbiamo cominciato a ospitare degli spettatori. Prima due, poi quattro, dodici, trenta, per mettere a punto e verificare gli effetti comici e quelli drammatici.
Gli spettatori ci hanno detto che avevano visto il campo, l’arbitro, la palla, la racchetta, i colpi e, fidandoci di loro, affrontiamo una verifica più vasta e impegnativa, sperando che la metafora, prima nascosta e poi svelata, che il testo contiene trovi in questo modo la strada per arrivare al cervello e al cuore del pubblico che vorrà condividere con noi questa esperienza.
"

Umberto Marino

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